EAM e CMMS: Differenze e Somiglianze tra i due Sistemi di Manutenzione degli Asset

Differenze tra Sistemi EAM e CMMS

L’incessante progresso tecnologico ha trasformato le metodologie con cui le aziende amministrano i loro beni e conducono le operazioni di manutenzione. Sistemi sofisticati come l’EAM (Enterprise Asset Management) e il CMMS (Computerized Maintenance Management System) rappresentano il fulcro di queste evoluzioni, fungendo da pilastri per l’ottimizzazione e la strategia aziendale in ambito di gestione degli asset. Benché condividano obiettivi comuni nell’incrementare l’efficienza operativa e ridurre i costi, i due sistemi si distinguono per approcci e funzionalità specifiche che rispondono a esigenze diverse. 

Attraverso un’analisi comparativa, questo articolo mira a delineare le principali differenze e somiglianze tra EAM e CMMS

EAM e CMMS: definizioni e obiettivi 

Partiamo dalle basi: cos’è l’EAM? L’EAM, o Enterprise Asset Management, è un sistema concepito per la gestione integrata e strategica degli asset aziendali su vasta scala. Non si limita alla gestione di beni mobili e immobili, ma si estende alla pianificazione strategica, alla manutenzione effettiva e al monitoraggio del ciclo di vita completo degli asset. Dotato di avanzate capacità analitiche, l’EAM facilita decisioni basate su dati concreti, rendendolo ideale per operazioni che travalicano i confini nazionali e internazionali, che necessitano di una visione d’insieme accurata e di lungo termine. 

Il CMMS ebbe origine negli anni ’80 come risposta diretta alle esigenze di manutenzione operativa nei contesti industriali: il focus era sulla gestione efficiente degli ordini di lavoro e sulla manutenzione puntuale di asset specifici. Conosciuti anche come Sistemi Informativi di Manutenzione (SIM), i CMMS hanno ampliato le loro capacità iniziali, integrando funzionalità date dall’adozione di tecnologie digitali moderne. Ciò ha permesso di migliorare l’efficacia nella programmazione della manutenzione, nella gestione delle scorte e nella risposta agli imprevisti, rendendo i CMMS uno strumento indispensabile

Analogie operative tra EAM e CMMS

Le funzioni comuni tra EAM e CMMS costituiscono il fondamento della loro applicabilità in diversi contesti aziendali, essendo entrambi progettati per ottimizzare la gestione degli asset e aumentare l’efficienza operativa. La gestione degli ordini di lavoro, per esempio, è essenziale per assicurare che le operazioni di manutenzione siano eseguite in modo tempestivo ed efficiente. Analogamente, l’analisi finanziaria permette alle organizzazioni di monitorare e gestire i costi associati agli asset, mentre la manutenzione programmata e preventiva contribuisce a ridurre i tempi di inattività e a prevenire guasti imprevisti. 

La gestione del ciclo di vita degli asset è un’altra funzione condivisa, che si estende dalla fase di acquisizione fino alla dismissione, garantendo che ogni passaggio sia ottimizzato per massimizzare il valore e la produttività degli asset. In aggiunta, il reporting e l’analisi basati sui KPI forniscono dati per la valutazione delle performance e la pianificazione strategica, così che le aziende possano fare scelte basate su metriche concrete. 

Le differenze tra EAM e CMMS 

Nonostante le importanti somiglianze appena viste, i sistemi EAM e CMMS presentano divergenze operative che ne caratterizzano l’uso in scenari specifici. L’EAM propone una gestione degli asset su scala più ampia e con un’attenzione più marcata sugli aspetti strategici e finanziari, il che è fondamentale per le organizzazioni globali che necessitano di controllo capillare e centralizzato dei beni.  

Al contrario, il CMMS si focalizza maggiormente sulla gestione operativa quotidiana degli asset, con particolare attenzione alla manutenzione e all’efficienza operativa a livello di singoli siti o località. 

Evoluzione tecnologica e convergenza funzionale

Fin dalla loro introduzione negli anni ’80, i CMMS sono stati progettati per modernizzare e sostituire i sistemi manuali di manutenzione, così da introdurre un approccio più strutturato e computerizzato alla gestione degli asset. 

Con l’avvento e la diffusione di Internet all’inizio degli anni 2000, i CMMS hanno subito una significativa trasformazione, incorporando capacità di reporting. Ne sono seguite analisi dei dati molto più dettagliate, che hanno migliorato la capacità delle organizzazioni di prendere decisioni informate basate su dati reali e tempestivi. L’integrazione di queste funzionalità ha avvicinato i CMMS alle capacità e alle funzioni degli EAM, tradizionalmente più complessi e orientati verso la gestione strategica e finanziaria su larga scala. 

Una simile evoluzione ha gradualmente sfumato le distinzioni tra CMMS ed EAM, portando a una convergenza funzionale in cui entrambi i sistemi ora offrono un mix di capacità operative e strategiche. I moderni sistemi ibridi combinano gli aspetti pratici dei CMMS con le prospettive finanziarie e di gestione degli asset degli EAM, creando soluzioni che possono rispondere simultaneamente a esigenze operative, strategiche e finanziarie

EAM e CMMS: differenze di mercato e strategie di marketing

L’ambito di utilizzo dei CMMS è variegato e comprende una vasta gamma di settori che spaziano dall’industria pesante al facility management, passando per gli ospedali, il settore dell’ospitalità e il retail: il CMMS è in grado di adattarsi alle esigenze operative specifiche di ogni settore, con soluzioni mirate per la manutenzione e la gestione degli ordini di lavoro, vitali per il mantenimento quotidiano delle operazioni. 

Di contro, gli EAM trovano la loro nicchia principalmente in contesti che necessitano di una gestione patrimoniale su grande scala, come possono essere le corporazioni multinazionali, le utilities o le grandi infrastrutture di trasporto. Sono adatti soprattutto per organizzazioni che richiedono un controllo dettagliato su vasti portafogli di asset, dove la pianificazione strategica e la visibilità finanziaria giocano ruoli critici. 

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